Un recente studio ha evidenziato la complessità del dolore cronico in questi ultimi anni.
La pandemia sembra infatti aver peggiorato il dolore influenzando il decorso dei sintomi dei pazienti.
Il benessere delle persone a causa di questa pandemia sta passando in un secondo piano.
É evidente come le condizioni sociali e psicologiche influenzino il dolore cronico.
I ricercatori, per poter evidenziare al meglio questi nuovi studi, hanno intervistato telefonicamente circa duecento persone affette da dolore cronico.
Lo scopo era quello di valutare quale impatto la pandemia avesse avuto sul dolore e sulla loro vita quotidiana.
Le interviste fatte nel 2020 hanno mostrato che quasi la metà degli intervistati ha segnalato un aumento dell’intensità del dolore a causa della pandemia.
Coloro i quali convivevano già con dolori forti e che hanno subito maggiori restrizioni hanno avuto un peggioramento del dolore in percentuali molto alte.
Anche in questo caso i fattori psicologici hanno fatto da traino a causa delle aspettative negative sullo sviluppo del dolore e sul suo trattamento.
Possiamo dunque concludere dicendo che l’aumento del dolore, negli ultimi anni, è stato percepito come maggiormente invalidante, a causa della pandemia e dei suoi lasciti psichici.
La Dottoressa Carmela Pipino che da vent’anni si occupa del trattamento del dolore, sia esso articolare, muscolotendineo, neurologico o idiopatico sarà ben lieta di fissare un appuntamento per valutare la miglior soluzione per ogni necessità.
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