La gastrite in medicina tradizionale cinese

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dolore

Che cos’è la gastrite?

La gastrite è una infiammazione acuta o cronica della mucosa dello stomaco.

Viene percepita come un dolore/bruciore in prossimità dello stomaco o irradiata posteriormente con difficoltà digestive.

Può essere accompagnata da eruttazioni, reflusso gastro-esofageo, da diarrea, meteorismo, alitosi e vomito.

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In medicina occidentale, il trattamento della gastrite può essere duplice a seconda del suo esordio, acuto o cronico.

Avviene mediante la correzione delle abitudini alimentari, mediante trattamenti farmacologici come gli antiacidi, i “protettori della mucosa gastrica”, gli inibitori della pompa protonica o mediante gli antibiotici se si tratta di gastrite cronica, spesso associata alla presenza di Helicobacter Pylori.

Normalmente il pH dello stomaco è 2, molto acido, e questo perché i cibi devono essere degradati e solo successivamente tamponati per essere digeriti nell’intestino.

Alterare il pH dello stomaco, rendendolo più basico, non fa altro che peggiorare il quadro dispeptico e non permette un corretto funzionamento dei sistemi tampone, siti nell’apparato digerente e utili per l’equilibrio acido-base:

il cibo arriva nel duodeno “non acido”, non vengono secreti i bicarbonati nel circolo ematico e si instaura la base per una disbiosi intestinale, in quanto anche i batteri che vivono nell’intestino risentono dell’alterato pH e per l’osteoporosi in quanto causano un maggior riassorbimento dell’osso.

In Medicina Tradizionale Cinese, quando ci si trova di fronte un quadro di gastrite, si indaga sul paziente fino a capire se quel quadro è dovuto a una sindrome da eccesso o da deficit.

gastrite

Gastrite – Sindromi da eccesso

  • stasi di energia di stomaco
  • stasi di sangue di stomaco
  • invasione di freddo-umidità
  • invasione di umidità-calore
  • ristagno di cibo nello stomaco
  • stasi di energia di fegato che invade lo stomaco
  • fuoco di fegato che invade lo stomaco
  • fuoco di stomaco in eccesso
  • produzione di tan-calore nello stomaco
  • produzione di tan-freddo nello stomaco

Gastrite – Sindromi da deficit di:

  • energia di milza-stomaco
  • yang di milza e accumulo di freddo nello stomaco
  • yin di stomaco

La stasi di energia (qi) di stomaco causa una epigastralgia non intensa, la distensione prevale sul dolore e può irradiarsi al dorso, in corrispondenza dei punti shu.

L’apporto di cibo e la pressione aggravano il quadro, d’altra parte, il massaggio porta beneficio perché rimuove la stasi.

Se la stasi di energia è importante si può avere una inversione del decorso del qi (energia) di stomaco e portare ad eruttazioni, rigurgiti, singhiozzo, nausea e vomito.

La stasi di sangue di stomaco rappresenta spesso una complicazione del quadro clinico precedente: i dolori da tensivi diventano trafittivi e profondi, tanto da irradiarsi al dorso.

Il dolore si allevia con il massaggio.

L’emorragia, che si manifesta con ematemesi e melena, costituisce una frequente complicazione della stasi di sangue.

La sindorme da invasione di freddo-umidità nello stomaco e nella milza può essere causata da una invasione di freddo esterno oppure attraverso l’ingestione di cibi freddi o bevande ghiacciate.

Può anche essere dovuta all’eccessivo uso di alimenti di natura fredda come verdura cruda e frutta.

I cibi di natura fredda comportano l’accumulo di umidità, indotto anche da un eccesso di grassi animali, latticini, dolci e fritti.

Il dolore sarà intenso, crampiforme, con senso di pesantezza epigastrica.

Il caldo locale migliora nettamente la sintomatologia, come pure il massaggio superficiale, che tende a muovere il ristagno.

Anche in questo caso possiamo avere eruttazioni, rigurgiti e vomito chiaro.

La diarrea acquosa è dovuta al blocco del trasporto verso l’alto esercitato dalla milza.

Le coliche addominali sono dovuti al freddo che ostacola la circolazione di energia e sangue.

Se viene ostruito il diaframma, compare singhiozzo lento e forte.

La sindrome da accumulo di umidità-calore nello stomaco è imputabile ad una aggressione esogena o oppure, più spesso, ad un eccessivo uso di grassi animali, latticini, fritti, dolci, cibi piccanti, caffè, alcool, crostacei, molluschi e diversi tipi di carne, che causano formazione di calore.

L’umidità, non metabolizzata ed accumulata causa oppressione e pesantezza epigastrica con un sapore dolciastro in bocca.

La presenza di calore porta alla pirosi (acidità di stomaco) con sapore di amaro in bocca.

Nella stasi di energia di fegato che ostacola lo stomaco l’epigastralgia è distensiva e il dolore è trasversale perché si irradia agli ipocondri, sede dei punti mu del fegato, si può irradiare al dorso, sede dei punti shu.

Il dolore peggiora con la pressione e migliora con il massaggio.

Questa forma è spesso accompagnata da una sindrome ansiosa che si manifesta frequentemente con iperfagia ed eruttazioni.

Questa sindrome è di natura psichica causata dalle frustrazioni, collera repressa, tensione quotidiana che comprimono il qi di fegato, ostacolandone il flusso e causando un umore instabile, depressione, ansia, oppressione respiratoria.

Il fuoco di fegato che invade lo stomaco è una complicazione del quadro precedente: abbiamo epigastralgia con senso di bruciore ed intolleranza alla pressione.

Il quadro è più violento del precedente, fino ad avere vomito postprandiale, nonostante il senso di fame.

Se è interessato il diaframma il singhiozzo è rapido e forte.

I segni tipici del calore in eccesso sono: sete intensa di bevande fredde, bocca amara e bruciore oculare.

L’alito e le feci sono maleodoranti.

Il deficit di energia di milza-stomaco compromette la funzione di trasformazione degli alimenti e causa dilatazione postprandiale, senso di peso ipogastrico, digestione lenta e laboriosa.

Anche le feci molli depongono per un deficit di trasformazione.

Il deficit del trasporto, invece, causa l’astenia muscolare ai quattro arti.

Il deficit di yang di milza con accumulo di freddo nello stomaco è generalmente un quadro più grave del precedente e prevalgono i sintomi di freddo: senso di freddo epigastrico, estremità fredde, vomito di liquido chiaro.

Nel deficit di yin di stomaco la gastralgia è accompagnata da senso di bruciore per lo sviluppo di calore vuoto.

Si ha fame ma senza il desiderio di mangiare e si può avere anoressia.

La bocca è asciutta, le feci sono secche e il singhiozzo è rapido.

L’alimentazione è importante in termini qualitativi (e quantitativi, né troppo né poco) per cui distinguiamo:

gastrite Cibi freddivegetali crudi, insalata, frutta, bevande fredde e i gelati
gastrite Cibi caldi-speziati curry, agnello, manzo e alcool ne sono degli esempi
gastrite Zuccheri e dolciun consumo eccessivo causa sia umidità che calore nello stomaco
gastrite Grassi, fritti e latticiniportano alla formazione di umidità, tan

Si può ben capire come sono varie le situazioni che causano gastralgia e, in generale, le turbe dispeptiche, ed è impensabile curarle con farmaci che mirano alla riduzione del sintomo, non affrontandone la causa.

La medicina tradizionale cinese si avvale sia dell’agopuntura che della terapia farmacologica.

Entrambe mirano a rimuovere la stasi sia essa dovuta a quadri di eccesso che di difetto.