Cibi alcalinizzanti ed acidificanti

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1996
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Cibi alcalinizzanti ed acidificanti – Fisiodot

Ci sono diversi studi sull’importanza di alcune sostanze con potere antiossidante presenti in particolari alimenti.

Queste sostanze sembrano contrastare gli effetti cumulativi del danno ossidativo nell’intero corso della vita umana.

Il contributo dei cibi alcalinizzanti per tamponare l’acidosi tessutale è ormai comprovato.

Ecco i dieci cibi con PRAL (POTENZIALE DI CARICO ACIDO RENALE) negativo:

  1. Banane, molto alcalinizzanti, ricche di minerali e vitamine.

2. Avocado, ricco di acidi grassi polinsaturi che sono antinfiammatori naturali, contiene inoltre minerali, vitamine ed antiossidanti.

3. Uva passa e fichi secchi, migliorano la funzione intestinale perché contengono fibre. L’uva passa contiene resveratrolo.

4. Spinaci, hanno un buon potere alcalinizzante, come tutti gli ortaggi a foglia verde. Contengono minerali, vitamine, fibre e clorofilla che ha proprietà antianemica ed alcalinizzante.

5. Finocchi, ricchi di minerali come il potassio, calcio e magnesio. Hanno proprietà diuretica e digestiva.

Ed ancora:

6. Carote, ricche di minerali e vitamine. Sono note per essere una eccellente fonte di beta-carotene, una sostanza antiossidante che ci protegge dall’invecchiamento.

7. Castagne, oltre ad essere alcalinizzanti sono una buona fonte di magnesio e rame, due oligoelementi importanti nelle funzioni enzimatiche.

8. Mandorle, forniscono grassi insaturi e polinsaturi (grassi buoni) che contribuiscono a controllare i livelli sferici di colesterolo. Forniscono, inoltre, vitamina E, ferro, magnesio, calcio.

9. Aceto di mele, migliora la digestione ed, essendo fermentato, contribuisce all’equilibrio della flora batterica intestinale (microbiota).

10. Erbe aromatiche, come prezzemolo, basilico, aneto, origano, maggiorana, anche essiccate, danno sapore ai cibi e riducono, così, la necessità di aggiungere sale.

All’equilibrio acido/base contribuiscono anche lo stress, l’attività fisica ed il tono dell’umore.

L’acidità di un alimento non ha nulla a che fare con il suo potere acidificante o alcalinizzante in quanto ogni cibo, una volta che è stato ingerito, raggiunge lo stomaco e va a contatto con l’acido cloridrico che ha un pH pari a 2.

Quando passa nel duodeno, viene a contatto con i bicarbonati dei succhi pancreatici ed enterici e con i sali biliari diventando alcalino.

Quando parliamo di cibi acidificanti, ci riferiamo agli effetti prodotti nell’organismo dopo lo loro digestione e questo effetto dipende esclusivamente dal loro contenuto proteico e minerale.

Alcuni minerali con una carica negativa come il cloro, fluoro, zolfo, fosforo, hanno un effetto acidificante.

Altri minerali carichi positivamente come il calcio, magnesio e potassio, hanno un effetto alcalinizzante.

Le proteine, soprattutto quelle che contengono aminoacidi solforati, tendono a fornire acidi organici quando vengono catalizzate, per cui sono acidificanti.

Il succo di limone ha un pH quasi intorno a 2, proprio come l’acido cloridrico, tuttavia, una volta ingerito, è uno degli elementi più fortemente alcalinizzanti perché contiene minerali a carica positiva che neutralizzano gli acidi del nostro organismo.

Il sale da cucina è fatto da sodio e da cloro in parti uguali per cui se sciogliamo il sale in acqua abbiamo una soluzione neutra a pH 7 ma se, invece, lo ingeriamo il Sodio (a carica +) avrà degli effetti ed il Cloro (a carica -) ne avrà degli altri.

Possiamo semplificare dicendo che i cibi che hanno un effetto acidificante sono:

  • sale
  • latte
  • latticini
  • carne
  • pesce
  • uova
  • cereali
  • legumi

I cibi alcalinizzanti sono:

  • frutta
  • verdura

Gli oli sono perlopiù neutri.

In un’alimentazione varia (vedi il piatto sano) gli effetti degli alimenti tendono a bilanciarsi ed, insieme ai sistemi tampone dell’organismo, dati dalla filtrazione renale e dalla ventilazione polmonare, contribuiscono a bilanciare le variazioni di pH ematico.

Se sbilanciamo la nostra alimentazione per lungo tempo, ad esempio mangiando solo proteine e mai frutta e verdura, questi meccanismi regolatori non sono più sufficienti a contrastare l’acidità.

Dovranno perciò intervenire meccanismi di emergenza che prevedono una perdita di calcio dalle ossa, che ha carica +, per formare un sale neutro che può essere eliminato con le urine.

Questo è il motivo per cui un eccesso di sale ed un eccesso proteico (insaccati) sono causa di osteoporosi, carie dentaria ed invecchiamento precoce.

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